Il nostro tempo spesso propone il mito dell’efficienza fisica e di una libertà svincolata da ogni limite, tuttavia le tante espressioni della fragilità umana pur essendo nascoste non sono di certo superate.

Riconoscere che nella vita ci sono diverse forme di sofferenza, di precarietà, di limite, di povertà, spesso anche relazionale ci aiuta a riconoscere che l’uomo è una creatura con dei limiti e significa anche richiamare a se stessi che il vero limite da vincere è quello dell’indifferenza di fronte ai bisogni e alle situazioni di povertà.

È certo cosa necessaria annunciare l’Evangelo, ma questo annuncio deve anche incarnarsi in opere di Carità, con uno stile di cooperazione e di solidarietà, con iniziative che diffondano l’accoglienza della vita e che siano capaci di denunciare ciò che non è giusto.