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SALUTO DI DON MASSIMO




“Sono stato con te ovunque sei andato e anche per il futuro io sarò con te”: più o meno sono queste le parole che Dio, per bocca di Natan, disse a Davide in un momento particolare della sua vita. Ho sperimentato più volte la verità di queste parole e, lo credo, ancora la sperimenterò. Il Signore guida le strade del vivere, e anche quando queste sembrano perdersi, farsi difficili, non portare da nessuna parte, anche lì in quei momenti e in quelle situazioni c’è sempre la possibilità di incontra-re la via giusta per andare dove la vita ha preparato qualcosa di buono per noi. Questa è la sua promessa!

Undici anni fa qualcuno ha scelto che la mia strada incrociasse quella di questa comunità che io non conoscevo per niente.

Ogni incontro, se vissuto autenticamente, non lascia mai le persone uguali a come erano: o le migliora o le peggiora.

E io credo di essere un po’ migliorato, di aver aggiunto alla mia vita un nuovo sapore, grazie a voi!

Per questo ringrazio con sincerità le tantissime perso-ne di questa comunità che, magari senza saperlo, mi hanno aiutato a migliorare. Lo avete fatto con i vostri esempi, stando al vostro posto con fedeltà, amore, disponibilità, coraggio.

Penso a tanti adulti incontrati nelle famiglie (lasciando il mondo giovanile ai preti più giovani di me), ai preti con cui ho vissuto, alle tantissime persone che hanno svolto o che svolgono, spesso in modo nasco-sto, cordiale e umile, dei servizi in comunità. Non nomino tutti i gruppi con cui ho collaborato per timore di dimenticarne involontariamente qualcuno: a ciascuno dono un abbraccio e un sorriso!

In questa comunità ho avuto il dono di tessere delle belle amicizie, sincere ed esigenti: sono state e sono per me un rifugio e anche uno sprone per migliorarmi.

Di certo non sono sempre riuscito a fare del mio meglio: in questi anni avete conosciuto parte dei miei difetti e limiti e io i vostri. Chiedo scusa per i cattivi esempi, per la mancanza di attenzione e di delicatezza, per la poca disponibilità che, per mia pochezza o per i troppi impegni, ho dato in questi anni. Spero che il mio comportamento non abbia contribuito ad impoverire o a spegnere la fede di nessuno. Certo, è ingenuo pensare di poter accontentare tutti, tuttavia non ho nulla di sospeso e non ho rancore verso nessuno, anzi: verso tutti voi ho un debito di gratitudine per il bene grande, personale, caldo, famigliare, sincero, arricchente che mi avete voluto. È stato per me una protezione e un aiuto: grazie a tutti, sempre e di cuore! E grazie al Signore che con la sua provvidenza mi ha donato tutto questo.

Tra qualche giorno inizierò a vivere in una nuova comunità e lì starò con l’amicizia e la protezione di un Santo che più volte ho invocato: Francesco di Assisi.

Con la sua intercessione il Signore ci aiuti e ci educhi a stare nella quotidianità, lì dove la vita ci porta e mette, scegliendo come punto di riferimento non ciò che pare giusto a noi, ma la sua Parola, così che ogni fare -anche nella vita comunitaria- sia espressione di Vangelo e ogni possibile difficoltà non inquini il cuore, le parole e il fare, ma si sciolga e si tramuti in unità e in bene.

E che tutti, piccoli e grandi, possiamo sempre sentire su di noi il sorriso incoraggiante del Signore!


d. massimo

NOTIZIARIO PARROCCHIALE

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