Domenica 23 aprile, abbiamo la possibilità di visitare liberamente la struttura, durante tutta la mattinata (dalle 9.00 alle 12.30). Invitiamo tutti caldamente ad approfittare dell’occasione per questa visita, magari dopo la partecipazione alla Messa.
L’apertura di questo nuovo servizio è un fatto che ci interpella anche come cristiani. La struttura verrà adibita a due tipi di servizi diversi: accoglienza abitativa temporanea (dunque rivolto a persone che si trovano in difficoltà abitativa), e centro di animazione territoriale (attività diurne per ragazzi dai 6 ai 13 anni).
Da tempo i riflettori sono accesi su questa realtà. Già due anni fa il Consiglio Pastorale della Parrocchia ha inviato al Comune una articolata riflessione sul progetto, che fu deciso dal Comune più di 7 anni fa. In quel testo si erano fatte diverse considerazioni, sottolineando anche alcune attenzioni da avere per fare in modo che il progetto fosse ben armonizzato con la realtà del quartiere, e in particolare con il centro di Montà, dove sorge anche la nostra Scuola dell’Infanzia.
I temi e i valori che hanno mosso il Consiglio Pastorale, e che ancora ci orientano, sono stati i seguenti:
1. la necessità del coinvolgimento di tutti gli attori del territorio per creare un contesto positivo;
2. la considerazione della presenza dei bambini della Scuola dell’infanzia N.S. di Fatima;
3. la necessità dell’investimento di significative risorse per la gestione dei servizi, in particolare quello di accoglienza abitativa;
4. la necessità di un monitoraggio costante dell’esperienza;
5. il desiderio della Comunità parrocchiale di dare il proprio contributo per il bene delle persone, attraverso relazioni positive sia con i soggetti gestori, sia con i futuri destinatari dei servizi.
Ci è parso che finora, almeno negli intenti, le osservazioni da noi fatte abbiano trovato riscontro. In questi mesi, senza spendere troppe parole, abbiamo cercato di contribuire a creare le premesse perché l’esperienza possa essere positiva, dal momento che essa è realtà.
Fedeli al Vangelo che ci guida, in generale possiamo dirci questo: come cristiani vogliamo essere buoni compagni di cammino di tutti, dando ogni contributo possibile perché nessuno - né chi qui abita da sempre, né chi verrà - si senta a disagio, tanto più se è povero, fragile, o piccolo.
Don Marco