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Verso il nuovo Consiglio Pastorale

Dice un proverbio africano: “Se vuoi andare veloce cammina da solo; se vuoi andare lontano cammina in compagnia”. Lo riporto perché spesso, anche nelle comunità cristiane, c’è la nostalgia (e la pigrizia) che porta a dire: la parrocchia è del prete, che decida lui..

Si va meglio quando a decidere è uno solo. Da diverso tempo invece abbiamo imparato, ma non ancora del tutto sperimentato, che:

  1. la chiesa non è del prete: i preti passano, le comunità restano;

  2. la realtà supera sempre l’interpretazione che può derivare dal pensiero di una sola persona;

  3. le cose si capiscono meglio se guardate e lette insieme, condividendo ciascuno per la propria parte la responsabilità dell’agire.

Le parrocchie della diocesi stanno eleggendo i nuovi Consigli Pastorali nel tentativo di fare meglio e insieme quel che spetta a una comunità cristiana.

E qual è il compito del Consiglio Pastorale? Che cosa dovrà fare chi ne farà parte?


Dovrà tentare di dare risposta a queste domande:

  • Che cosa domanda il Signore in questo momento alla nostra comunità?

  • Ciò che facciamo e proponiamo è davvero ciò di cui c’è bisogno?

  • Come favorire un rafforzamento, una rinascita o una crescita della fede della nostra comunità?

  • Come migliorare la collaborazione e la comunicazione tra quanti operano già all’interno della comunità parrocchiale?

  • Come mettersi in ascolto dei bisogni del nostro territorio e come concretizzare una possibile collaborazione con le istituzioni che già vi operano?

E che qualità dovrebbe avere chi potrebbe far parte del Consiglio Pastorale?


Suggerisco queste: essere una persona che..

  • rinunciando alla perfezione, cerchi di orientare la propria vita alla luce della fede e del Vangelo del Signore Gesù;

  • scelga di vivere la fraternità e l’amicizia, al di là delle naturali simpatie o delle inevitabili difficoltà;

  • che scelga di progredire anche nella sua spiritualità;

  • che eserciti l’arte della collaborazione e che scelga sempre di stima l’altro;

  • che abbia a cuore il bene di tutti.


Non occorrono altre competenze o studi particolari: solo un po’ di buona volontà, di fede, di capacità di collaborare.


A indicare chi potrà far parte del prossimo Consiglio Pastorale saranno le persone -a partire dai diciotto anni di età- che partecipano all’Eucaristia di Domenica 8 e 15 Aprile, e anche tutti gli altri che fanno parte della nostra comunità.Le persone indicate saranno poi contattate per verificare la loro personale disponibilità a vivere questo servizio e quindi si procederà con l’elezione, Domenica 22 Aprile.

d. massimo

NOTIZIARIO PARROCCHIALE

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